Che cos’è il Sinodo?
Che cos’è il Sinodo?
Questa parola viene dal greco “camminare insieme”. Il vescovo Claudio ha chiamato tutti noi ad un grande cammino di riflessione, ascolto, racconto e sogno per il futuro, che durerà alcuni anni e punta al rinnovamento del modo di essere Chiesa.
- Il Sinodo è un’esperienza ecclesiale e spirituale.
- Sinodo significa il diritto e il potere di parola affidato a tutti.
- Sinodo significa scegliere insieme.
- Sinodo è anche preghiera.
Sinodo è speranza. La speranza si accende quando ci si sente chiamati a raggiungere una meta impegnativa, alta, bella; quando ci si aspetta qualcosa di più, quando si possiedono beni che si desidera condividere con le persone a cui si vuole bene.
Un percorso lungo e articolato, guidato dallo Spirito, animato dallo stile del discernimento, orientato da tre verbi di riferimento: riconoscere, interpretare, scegliere.
La meta? Raggiungere una visione di Chiesa missionaria condivisa, dopo essersi messi in ascolto della realtà, aver riletto l’esperienza di Chiesa finora vissuta e aver individuato scelte e processi da avviare per rinnovare le prassi pastorali.
Cominceremo con il PRIMO ASCOLTO
Il primo momento nel quale la Chiesa di Padova ascolta le storie di vita degli uomini e delle donne che abitano le comunità e i territori, per riconoscere punti di rottura e germogli del presente. Si svolge negli spazi di dialogo attivati nei territori dai facilitatori
Gli spazi di dialogo sono spazi accoglienti, fraterni, aperti e trasversali per ascoltare e dare voce alla narrazione kerygmatica. Sono anche spazi formativi e di ascolto della contemporaneità.
Chi partecipa? Sono gruppi trasversali quanto a età, scelte di vita, interessi, modalità di appartenenza e partecipazione alla comunità ecclesiale. Ad esempio un giovane, una coppia di sposi / conviventi / separati, un anziano / pensionato, chi opera in parrocchia, chi partecipa solo alla Messa, un presbitero o un/a consacrato/a, uno scout, un educatore di AC, ecc… L’ età minima per partecipare è 16 anni. ‣ Ogni spazio di dialogo può ospitare da 5 a 15 persone.
Di cosa si parla? Punti di rottura: aspetti dell’esistente che rispondono alle domande “cosa si è inceppato nella mia vita? e nella realtà? dove non trovo più senso? dove ho perso il gusto? dove non sento più corrispondenza tra vita e fede?” Sono elementi di frattura, di dissonanza, che spesso diventano anche rivelativi Germogli: aspetti dell’esistente che rispondono alle domande “cosa dà gusto alla mia vita? dove ritrovo armonia? quando la realtà mi dona pace?” Sono elementi generativi, di consonanza, ci aprono ad un sogno Visione di una nuova Chiesa di Padova: qual è il nostro sogno per la Chiesa di Padova? qual è il sogno di Dio?
Chi li conduce? I facilitatori, ovvero persone scelte per condurre gli spazi di dialogo parrocchiali.
Ben sei i nominativi scelti per la nostra parrocchia; la scelta è caduta su:
Lorenzetto Pasquale – Rossetto Luciana
Alessandro Rossi – Lucia Perin
Francesco Paccagnella – Sonia Mozzato
anzitutto perché inverano appieno lo spirito della richiesta che ci fa il Sinodo ovvero di privilegiare gente nuova “non occupate da troppi incarichi”. Inoltre le tre coppie coprono tre macrofasce di età: le coppie giovani con figli appena nati e piccoli (Alessandro e Lucia); le coppie con figli ormai già più grandicelli (Francesco e Sonia); le coppie della piena maturità (Pasquale e Luciana). nfine tutti hanno già ben sperimentate consuetudini partecipative alla vita comunitaria.
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